martedì 26 luglio 2016

Orme sul deserto




Definire Journey un gioco sarebbe molto riduttivo.Il tentativo stesso di applicare un'etichetta- con la conseguenza di piegare quest'opera a leggi razionali, significherebbe non aver percepito il silenzioso messaggio che filtra verso il giocatore.
Possiamo però provare a definirla come un'esperienza e, come tale, ogni persona tende a viverla ed interpretarla in maniera del tutto personale.

Journey sfugge, come accennato sopra, a qualsiasi etichetta o paramentro con cui potremmo valutarlo oggettivamente;esso si eleva oltre il mero intrattenimento e tocca delicatamente le nostre corde emotive.

Il nostro viaggio comincia in un deserto.I raggi del sole che accarezzano e avvolgono la sabbia, dona ad essa una straordinaria colorazione dorata.Il vento ci accompagna e ci guida verso la nostra meta facendoci librare nel cielo come creature che anelano alla libertà.Ogni atterraggio è un brusco risveglio alla realtà ed ecco che allora, desiderosi di mantenere più a lungo la nostra libertà, andremo alla ricerca di misteriosi simboli luminosi ed eterei sospesi nell'aria.Una volta ottenuti, la nostra sciarpa, indispensabile strumento per volare, si allungherà e continueremo il percorso da noi scelto.

Il nostro scopo non è abbattere nessun nemico ma vivere;la nostra missione è solamente quella di intraprendere il percorso della vita e scoprire che emozioni essa ci riserva.
Il vasto deserto, la città sommersa, la vetta della montagna non sono altro che metafore topografiche di ciò che incontreremo nella nostra vita.

Molti non capiranno, altri si annoieranno, altri ancora rimarranno esterrefatti da questa lezioni di vita ma ovviamente anche questo fa parte del viaggio.

Definire Journey...

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